Internazionale
Professione jihadista, un conflitto tira l’altro
Brigate islamiche Dal fronte afghano-pakistano al mondo intero. Una storia poco indagata, iniziata con i mujaheddin schierati in Bosnia. Il caso Azerbaijan
Talebani afghani – Reuters
Brigate islamiche Dal fronte afghano-pakistano al mondo intero. Una storia poco indagata, iniziata con i mujaheddin schierati in Bosnia. Il caso Azerbaijan
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 4 gennaio 2015
Una guerra, poco importa se civile o dichiarata o – come nel caso afgano o iracheno – addirittura considerata «conclusa», è sempre un ottimo serbatoio per combatterne un’altra. È storia sin dai tempi dei mercenari reclutati per soldo o competenze, ma recentemente questo fenomeno ha preso un nuovo abbrivio. Forse da quando, durante la guerra di Bosnia, si creò una brigata di mujaheddin, sostenuti dai Paesi del Golfo e dall’Iran ma anche dall’Occidente: molti di loro rimasero in piccole enclave radicali in territorio bosniaco oppure trasmigrarono verso nuove frontiere che potevano garantire loro un salario e la continuazione del jihad...