Internazionale
Profondo nero in Africa
2013 Malgrado i progressi politici ed economici non siano un’invenzione, gli stati a sud del Sahara tornano ad essere terra di nessuno (e di tutti). Dal Mali ai conflitti in Centrafrica e Sud Sudan, tra interventi esterni di stampo coloniale e il Sudafrica lasciato solo da Mandela
L'addio di Soweto a Mandela – Reuters
2013 Malgrado i progressi politici ed economici non siano un’invenzione, gli stati a sud del Sahara tornano ad essere terra di nessuno (e di tutti). Dal Mali ai conflitti in Centrafrica e Sud Sudan, tra interventi esterni di stampo coloniale e il Sudafrica lasciato solo da Mandela
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 31 dicembre 2013
Cominciato in Mali, il 2013 africano è finito in Centrafrica e Sud Sudan. Ogni crisi ha una storia a sé ma il contagio, i rimandi e le ripetizioni trovano una spiegazione nella geopolitica e la scena è sempre l’Africa. La persistente vulnerabilità – non solo di singole nazioni o fattispecie ma del continente nel suo insieme – autorizza a mettere in dubbio l’ottimismo che aveva fatto parlare di «rinascenza» appena vent’anni fa. In effetti, i progressi della politica e dell’economia non sono un’invenzione e le ultime prove negative non bastano a cancellare tutto. Nel 2014 la crescita dell’Africa a sud...