Internazionale
Profughi palestinesi sicuri solo nella loro terra
Siria Yarmouk oggi, come Sabra e Shatila, Tell al Zaatar e Nahr al Bared in passato, dicono una verità incontestabile. I profughi potranno vivere in sicurezza solo se terminerà il loro esilio cominciato con la Nakba, nel 1948
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Siria Yarmouk oggi, come Sabra e Shatila, Tell al Zaatar e Nahr al Bared in passato, dicono una verità incontestabile. I profughi potranno vivere in sicurezza solo se terminerà il loro esilio cominciato con la Nakba, nel 1948
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 9 aprile 2015
Radio, reti tv e quotidiani italiani hanno scoperto il campo profughi palestinese di Yarmouk, così come qualche mese fa scoprirono Kobane e la resistenza del popolo curdo. L’auspicio è che il campo di battaglia in cui è si trasformato Yarmouk spinga non pochi a porsi una domanda fondamentale: ma quei palestinesi cosa ci fanno in Siria? La risposta è semplice e immediata: sono in Siria, in esilio assieme ad altri cinque milioni di profughi palestinesi sparsi tra vari Paesi arabi, Cisgiordania e Gaza, perchè viene loro impedito di tornare nella terra d’origine. Israele non permette e, sottolinea, mai permetterà ai...