Politica
Proporzionale avanti, ma non c’è più fretta
Legge elettorale Dopo il referendum e le regionali la legislatura si allunga e le urgenze cambiano. Renzi ora è "disponibile" a parlare del modello e si accumulano i nuovi progetti di riforma. Il centrodestra può smetterla con l'ostruzionismo sui correttivi costituzionali al taglio dei parlamentari
– LaPresse
Legge elettorale Dopo il referendum e le regionali la legislatura si allunga e le urgenze cambiano. Renzi ora è "disponibile" a parlare del modello e si accumulano i nuovi progetti di riforma. Il centrodestra può smetterla con l'ostruzionismo sui correttivi costituzionali al taglio dei parlamentari
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 23 settembre 2020
Lo vede anche lui che Italia Viva – che prima del referendum aveva bloccato la riforma della legge elettorale – non è uscita dalle urne con lo slancio per porre nuove condizioni. Per questo Matteo Renzi a spoglio chiuso fa presto a dichiararsi «disponibile a discutere l’impianto della legge elettorale». Ma con una premessa che è più importante della disponibilità: «Tanto questa legislatura va avanti fino al 2023». I tempi si allungano. Se Zingaretti prima del referendum aveva fatto di tutto per accelerare l’esame del nuovo sistema elettorale proporzionale con sbarramento nazionale e diritto di tribuna (il testo base Brescia,...