Internazionale

Proteste anti-governative, Bashir: «Complotto straniero»

Sudan Ieri lacrimogeni della polizia sulla folla, previste per oggi nuove manifestazioni: prima la piazza chiedeva pane, ora vuole le dimissioni del presidente

A nulla sono servite le promesse del trentennale presidente Omar al-Bashir: le proteste in Sudan non si fermano. Ieri a Port Sudan la polizia ha lanciato lacrimogeni su centinaia di manifestanti che tentavano di raggiungere il quartier generale del National Congress party, il partito di Bashir per consegnare una petizione: chiedono lo scioglimento del governo e la formazione di un esecutivo di transizione che organizzi nuove elezioni. A sostenere la petizione sono le opposizioni, l’islamista moderato Umma party, il Reform Now movement (appena uscito dal governo) e il liberale Democratic unionist party. Nonostante gli arresti e l’uccisione di manifestanti (37...

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