Internazionale
Prove di primavera eritrea
La possibile svolta Proteste di piazza contro l’abbattimento di case, l’esercito spara. A migliaia in fuga dal regime di Afewerki. «L’Italia riconsideri l’apertura di corridoi umanitari sicuri»
Un volantino distribuito in Eritrea in questi giorni
La possibile svolta Proteste di piazza contro l’abbattimento di case, l’esercito spara. A migliaia in fuga dal regime di Afewerki. «L’Italia riconsideri l’apertura di corridoi umanitari sicuri»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 7 marzo 2015
La notizia che sta rimbalzando su alcuni media internazionale e in particolare su asmarino.com, per quanto drammatica, lascia presagire una possibile svolta in una delle dittature più spietate del mondo, quella Eritrea. La dinamica di quanto accaduto racconta ancora una volta di civili morti e repressione. Ma anche di contestazioni e manifestazioni per la libertà, oggi costantemente negata e violata dal governo di Afewerki. Nella giornata del 5 marzo scorso, infatti, la polizia eritrea e le truppe dell’esercito avrebbero sparato e ucciso un civile nella città di Adi Keyh, colpevole solo di aver tentato di resistere all’ennesimo abbattimento di case...