Puccini, Ravel e le frustrazioni all’Opera di Roma
Foto di Fabrizio Sansoni/Teatro dell’Opera di Roma
Alias Domenica

Puccini, Ravel e le frustrazioni all’Opera di Roma

Improvvisi L'unica opera comica di Puccini, ma di una comicità sinistra, «Gianni Schicchi», in scena al Teatro dell'Opera
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 11 febbraio 2024
La messa in scena del mito, nel teatro greco, proponeva al pubblico questioni eterne – la guerra, la vendetta, il destino di ciascuno di noi – in una forma esemplare, ritualizzata. La sacre rappresentazioni medievali, il teatro rinascimentale italiano (Machiavelli, Annibal Caro, Ariosto, Giordano Bruno), il teatro elisabettiano, quello del Siglo de Oro, il teatro classico francese hanno via via posto interrogativi che ci commuovono e si spera ci commuoveranno per sempre. «Io non sono chi sono», dice Jago all’inizio dell’Otello di Shakespeare. Cosa lo spinge a odiare, a compiere il male? Verdi e Boito, quando trasformano la tragedia shakespeariana...

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