Europa
Puigdemont: «Il nostro indipendentismo è un’idea di nazione civica»
Catalogna «Il mio è un caso di persecuzione politica. Si vulnerano i diritti fondamentali perché a chiedere l’estradizione non è il giudice competente», intervista all’ex presidente in esilio a Bruxelles, a tre mesi dalle prossime elezioni nella regione
Carles Puigdemont davanti al parlamento europeo di Strasburgo – Ap
Catalogna «Il mio è un caso di persecuzione politica. Si vulnerano i diritti fondamentali perché a chiedere l’estradizione non è il giudice competente», intervista all’ex presidente in esilio a Bruxelles, a tre mesi dalle prossime elezioni nella regione
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 28 novembre 2020
Elena Marisol BrandoliniBARCELLONA
Carles Puigdemont è stato il presidente della Generalitat nell’autunno catalano. Dopo la dichiarazione d’indipendenza del 27 ottobre 2017, destituito dal governo spagnolo, decise di lasciare la Catalogna rifugiandosi a Bruxelles. Nei suoi confronti c’è un mandato di estradizione della giustizia spagnola per il reato di sedizione. A febbraio ci saranno elezioni catalane, cosa rappresentano? La legislatura è stata alterata dalla destituzione del presidente della Generalitat Torra. Se l’epidemia consentirà le elezioni, sarà ancora una campagna elettorale anomala con prigionieri politici ed esiliati. Non è un problema che l’indipendentismo sia guidato dall’esilio e dal carcere? Non si possono guidare movimenti politici...