Alias
Pulcinella, antico demonio perduto nella storia
Antropologia Pre-esistente alla maschera, fu ambigua figura, maschile e femminile, entità sfuggente, ancestrale, già intrisa di morte, morì per l'ultima volta sul palcoscenico con Antonio Petito, alla fine dell'Ottocento. Poi solo banalità, turisti, cliché...
Antropologia Pre-esistente alla maschera, fu ambigua figura, maschile e femminile, entità sfuggente, ancestrale, già intrisa di morte, morì per l'ultima volta sul palcoscenico con Antonio Petito, alla fine dell'Ottocento. Poi solo banalità, turisti, cliché...
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 5 febbraio 2022
Pulcinella, ovvero archetipo della vigoria popolare, espressione degli istinti primordiali, antieroe ribelle e irriverente, simbolo della napoletanità, è una maschera che serba una doppia personalità. È l’ermafroditismo a svelarla, ben chiaro nell’aspetto. La parte superiore è da uomo: maschera nera con naso priapeo, camicione bianco da cui fuoriesce una maglietta rossa, pantaloni bianchi, cappello a punta, detto coppolone. La parte inferiore è da donna: ventre gravido, natiche mastodontiche, gonnella. Pulcinella, ebbene, rappresenta non solo il maschile e il femminile, ma anche il caos e l’ordine, la luce e il buio, lo stupido e il furbo, il demone e il santo....