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Purtroppo Andy Capp ha scelto di rintanarsi nel fascismo
Dibattito Una replica alle amichevoli critiche mosse da Benedetto Vecchi alle tesi di «Turbopopulismo». Di fronte alla sfida della destra estrema qualsiasi forma di resistenza, fosse anche solo quella morale, è necessaria
Un’opera di Antony Gormley
Dibattito Una replica alle amichevoli critiche mosse da Benedetto Vecchi alle tesi di «Turbopopulismo». Di fronte alla sfida della destra estrema qualsiasi forma di resistenza, fosse anche solo quella morale, è necessaria
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 29 dicembre 2019
Nella sua ampia e ragionata recensione a Turbopopulismo – scritto in dialogo con Luca Telese – Benedetto Vecchi ci muove due amichevoli critiche che meritano un approfondimento. La prima riguarda la parte in cui Luca ed io compiamo una sorta di «discesa agli inferi del populismo reale», nelle periferie fibrillanti in cui il rancore del forgotten man si condensa nelle peggiori passioni tristi. E in cui Benedetto ha visto una sorta di «accondiscendenza verso le narrazioni mainstream», sia che si raccontino i quartieri «schiumanti rabbia» della periferia romana visitati da Luca o le ghost town delle Midlands inglesi evocate da...