Europa
«Qualche progresso, ma poco ambizioso»
Intervista Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club. «L’Italia si presenta divisa ma dovrà parlare con una sola voce»
L'ingegnere chimico Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto club
Intervista Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club. «L’Italia si presenta divisa ma dovrà parlare con una sola voce»
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 23 gennaio 2014
«Tutt’altro che ambiziosi», gli obiettivi climatici ed energetici fissati ieri dalla Commissione europea confermano però la traiettoria verso il contenimento del global warning e verso la «trasformazione radicale del sistema elettrico». Non solo: il fatto che l’Europa abbia fissato autonomamente i propri target per il 2030 pone l’Unione per una volta in un ruolo di avanguardia internazionale. Perché, «come accadde con Kyoto, gli Stati uniti e la Cina non potranno fare altro che adeguarsi quando a Parigi nel 2015 si discuterà la posizione mondiale sul clima». È un giudizio in «chiaro scuro», dunque, quello che Gianni Silvestrini, direttore scientifico del...