ExtraTerrestre

Quando camminare è un atto politico

Alta quota L’Associazione proletari escursionisti ha festeggiato i cento anni di vita con un campeggio nel lecchese. La resistenza sociale va in montagna

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 3 ottobre 2019
Andare in montagna come un atto di resistenza sociale. «Dare un senso politico al camminare, conoscendo le esperienze di resistenza e resilienza che animano i territori di montagna». Mentre taglia le verdure per la cena, Ambra esprime così lo spirito dell’Associazione Proletari Escursionisti che a fine giugno ha festeggiato il centesimo anniversario della fondazione del gruppo con un campeggio sui monti lecchesi. INSIEME A LEI, PRESIDENTE del gruppo di Milano, quello che, solo pochi anni fa, ha ridato nuova linfa all’associazione a livello nazionale, erano presenti delegazioni di nuclei «apeini» da tutta Italia: storici come quello di Lecco o rifondati...

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