Visioni
Quando Century City era l’immaginario
Hollywood La vendita della Twentieth Century Fox alla Disney segna un passaggio epocale nel cinema americano. Un intervento al TMC festival di Schawn Belston, capo degli archivi dello Studio, ne rivisita la storia
Hollywood La vendita della Twentieth Century Fox alla Disney segna un passaggio epocale nel cinema americano. Un intervento al TMC festival di Schawn Belston, capo degli archivi dello Studio, ne rivisita la storia
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 aprile 2019
Giulia D'Agnolo VallanNEW YORK
Non è certo la prima volta che uno Studio hollywoodiano «passa di mano», ma la vendita della Twentieth Century Fox alla Disney sembra un passaggio epocale. L’idea che una delle Major storiche del cinema americano, scollata dalla sua entità fisica -il backlot di Century City, con i teatri di posa e gli uffici déco, i bungalow dei produttori indipendenti, la via curva di facciate «newyorkesi», il murales di Tutti insieme appassionatamente sullo sfondo del cielo blu californiano (e del grattacielo di Die Hard) – diventi semplicemente un altro marchio (come Marvel o Pixar) della Disney è passata straordinariamente in sordina,...