Italia

Quando i corpi di chi viene uccisa fanno «letteratura»

Pamela Mastropietro Lo scenario del disamore assoluto nella rappresentazione mediatica delle notizie relative alla ragazza di 19 anni uccisa a Macerata

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 8 febbraio 2018
Quando il corpo di una ragazza di 19 anni diventa campo di guerra e di complicità maschili, è importante sottolinearne la miseria della rappresentazione che se ne vorrebbe fare. Così è capitato spesso ai corpi delle donne offese, maltrattate, molestate e infine nel peggiore dei casi uccise. Così è accaduto anche a Pamela Mastropietro che come unica colpa ha avuto quella di trovarsi in un deserto umano popolato da mostri. Che hanno un nome e un cognome e che, ricostruendone il tragitto, sappiamo ora anche un’intenzione. Succede che questa ragazza di 19 anni, barbaramente uccisa a Macerata e poi fatta...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi