Visioni

Lateef, quando il blues incontrò l’Oriente e il suono dell’oboe

Lateef, quando il blues incontrò l’Oriente e il suono dell’oboeYusef Lateef

Musica Addio al jazzista Yusef Lateef sperimentatore tra il be-bop, l’India, il ritmo interiore

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 27 dicembre 2013
Il suo testamento l’ha scritto il 19 ottobre dello scorso anno al Teatro Dal Verme di Milano. In coppia col percussionista Adam Rudolph ha suonato il sax tenore (il suo strumento principale), il flauto classico e vari flautini di legno, il pianoforte. E ha fatto ascoltare la sua voce strascicata, carica di stanchezza e di musicalità preziosa, in recitativi e in vere accennate melodie, un non-canto di perdizione tra i sotterranei delle città e un sogno intimista di spiritualità antica/originaria. Con gli strumenti a fiato e col pianoforte ha mostrato la sua compiuta maturità di musicista d’avanguardia. Frasi spezzate, note...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi