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Quando il debito diventa vettore del vento liberista

Quando il debito diventa vettore del vento liberista

Neo-liberismo All’inizio, Reagan voleva portare gli Usa fuori dal Fmi, all’epoca keynesiano. Poi la giravolta. Decisiva. Tagli, privatizzazioni e libertà dei capitali hanno depredato i paesi poveri. Le mobilitazioni popolari possono e devono rovesciare il tavolo

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 giugno 2016
Il governo greco sembra finalmente riuscito, pur pagando il prezzo del varo dell’ennesimo pacchetto di «riforme strutturali», non solo a sbloccare una nuova, vitale, tranche di aiuti, ma anche a ottenere la tanto agognata riduzione del debito da parte delle istituzioni finanziarie internazionali. Se al momento non è possibile fare previsioni sulle possibilità del governo guidato da Alexis Tsipras di sfruttare questa congiuntura per traghettare il paese fuori dal tunnel della recessione, e soprattutto sulla capacità di tenuta della società greca esposta a una ulteriore durissima prova, è invece facile, anche alla luce della lezione della storia, decifrare il disegno...

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