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Quando il potere se la prende con le parole
In solidarietà a Michela Murgia Dire che la divisa fa paura è una libera opinione; condannare quell’opinione e con l’opinione la persona che l’ha espressa è un atto, invece, di intimidazione e di gogna pubblica, compiuta proprio da chi invece dovrebbe proteggerti e proteggere la tua libertà di espressione.
Controlli della polizia – Ap
In solidarietà a Michela Murgia Dire che la divisa fa paura è una libera opinione; condannare quell’opinione e con l’opinione la persona che l’ha espressa è un atto, invece, di intimidazione e di gogna pubblica, compiuta proprio da chi invece dovrebbe proteggerti e proteggere la tua libertà di espressione.
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 maggio 2021
Le parole creano immaginari, e gli immaginari nutrono la realtà. Lo ricorda Domenico Starnone in un suo articolo apparso su «Internazionale»: l’immaginario che si portano dietro le parole “polizia”, “carabinieri”, “esercito”, è un immaginario legato sì alla sicurezza, alla difesa, ma anche alla paura, alla minaccia, a una forma di potere esercitata attraverso un’uniforme. Per questo qualche tempo fa, a Milano, mentre una donna importunava gli avventori di un bar urlando loro contro insulti e diffamazioni, la piccola folla minacciava: “O la smette, o chiamiamo la polizia”. È vero, come dice Starnone, che ad avere paura della divisa non sono...