Visioni

Quando la cucina della nonna diventava la fabbrica degli anolini

Quando la cucina  della nonna diventava la fabbrica degli anoliniInstallazione di Vanessa Beecroft, VB 52, performance, 2003, al Castello di Rivoli

La preparazione cominciava una settimana prima e coinvolgeva il lato debole della famiglia, quelle categorie un tempo considerate da proteggere, controllare e salvare per prime in caso di disgrazia, ovvero […]

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 23 dicembre 2017
La preparazione cominciava una settimana prima e coinvolgeva il lato debole della famiglia, quelle categorie un tempo considerate da proteggere, controllare e salvare per prime in caso di disgrazia, ovvero donne e bambini. Il compito era preparare il piatto principale del pranzo di Natale, gli anolini, tortelli di pasta ripieni di parmigiano, pane, uova e cotti nel brodo di carne. La direttora della fabbrica degli anolini era la nonna Angiolina, una contadina che a noi appariva grande come un cantonale per via della statura, della stazza con petto sesta misura, dell’attitudine al comando, dell’abilità come cuoca. Prima di iniziare la...

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