Cultura
Quando la poesia apre la fabbrica alla rarefazione del narrare
POESIA A proposito della nuova silloge di Nadia Agustoni, «I necrologi»
«Passages», un’opera dell’artista Do Ho Suh
POESIA A proposito della nuova silloge di Nadia Agustoni, «I necrologi»
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 6 febbraio 2019
Scritte sopra un rumore di sottofondo appaiono le diciture de I necrologi (edizioni La camera verde, pp. 35, euro 15 – www.lacameraverde.com), l’ultimo libro di poesie di Nadia Agustoni, sussurrate come nel Racconto uscito da Aragno nel 2016. Diciamo poesie con convinzione, pur sapendo che ci troviamo di fronte a qualcosa di non convenzionale, nemmeno un ponte tra prosa e verso. I testi de I necrologi si presentano infatti come pura rarefazione del narrare, un’epica come sottrazione prima della scrittura. Resa al lettore in una complicità assoluta a dare forma quasi cronachistica agli avvenimenti, tutti interiori, che scandiscono il lavoro...