Italia
Quando l’oro bianco del marmo vale più di quattro alluvioni
Ambiente Dopo l'ennesima esondazione del torrente Carrione, il caso Carrara visto dalla Rete dei comitati per la difesa del territorio. Oggi convegno a Firenze, per discutere degli effetti delle escavazioni e delle politiche cementificatorie su un bacino storicamente fragile.
Le Alpi Apuane
Ambiente Dopo l'ennesima esondazione del torrente Carrione, il caso Carrara visto dalla Rete dei comitati per la difesa del territorio. Oggi convegno a Firenze, per discutere degli effetti delle escavazioni e delle politiche cementificatorie su un bacino storicamente fragile.
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 8 novembre 2014
Riccardo ChiariFIRENZE
Dopo quattro alluvioni in dieci anni, anche a Carrara qualcuno comincia a dire ad alta voce quello che tanti hanno, per tempo, denunciato. Al di là del fatto contingente che ha provocato l’ennesima esondazione – il cedimento di un argine da poco ricostruito del torrente Carrione – non sarà che è stato costruito troppo e male? Abbandonando poi la cura dei corsi d’acqua minori, che sono stati in parte o del tutto “tappati” sia dai residui del taglio del marmo, che dalla realizzazione di nuove strade e stradelle per arrivare alle preziose cave? Agli interrogativi posti da ambientalisti e geologi,...