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Quando Pasolini era un precario

Quando Pasolini era un precario

Epistolario Raccomandazioni senza risposta al mittente

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 29 ottobre 2016
«Il mio calvario qui a Roma continua; in questo momento non ho la più debole speranza di un impiego», scrive Pasolini nell’ottobre 1951 a Giacinto Spagnoletti. E a Carlo Betocchi: «Le cose continuano per la loro brutta piega: niente impiego, nessuna speranza di sistemazione». Fuggito a Roma da Casarsa con la madre Susanna, lo tormenta una disperante condizione economica. I suoi biografi scrivono che nella capitale Pasolini venne aiutato dai democristiani. È pur vero che a loro si rivolse, e infatti nelle Lettere (pubblicate da Einaudi nel 1988) il nome del conterraneo deputato democristiano Giovan Battista Carron ricorre più volte:...

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