Internazionale

Quando tra Assad e l’Isis correva buon sangue

Siria Dal maggio 2011 con lo scoppio delle prime rivolte e la liberazione dei prigionieri

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 27 agosto 2014
Dopo l’apertura del presidente siriano ai bombardamenti statunitensi, mirati e coordinati con Damasco, contro i jihadisti dello Stato islamico (Isis) in Siria, il tanto odiato regime di Assad è tornato a essere centrale per gli interessi Usa in Medio oriente. Non solo Stati uniti e Siria stanno collaborando per fermare i combattenti radicali dell’Isis, hanno anche qualcos’altro in comune: entrambi hanno contribuito alla nascita e all’ascesa del temibile movimento jihadista. La logica di Assad è molto semplice e condivisa dalle élite militari di altri stati del Medio oriente: in un contesto di rivolte, è sempre utile puntare sulla paura generalizzata...

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