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Quantitative easing e rigore, la sindrome bipolare dell’Europa
Draghi Stiamo Stiamo parlando di una gigantesca movimentazione di denaro (creato dal nulla), ma ad un livello distante anni luce dalla materialità della vita dei cittadini europei
Mario Draghi – Lapresse
Draghi Stiamo Stiamo parlando di una gigantesca movimentazione di denaro (creato dal nulla), ma ad un livello distante anni luce dalla materialità della vita dei cittadini europei
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 12 marzo 2016
Cosa ci dicono le missive inviate nei giorni scorsi dalla Commissione ad alcuni Paesi dell’Unione, tra cui l’Italia, e le ultime scelte di Draghi in tema di politica monetaria? Che l’Europa, per quanto si voglia minimizzare sull’argomento, è sempre più in preda ad una sindrome bipolare. Da un lato si richiamano gli Stati membri, a cominciare dai più reprobi, ai propri doveri verso il Fiscal Compact, lo strumento approntato all’indomani della crisi innescata dalla bolla immobiliare americana per rendere più rigidi e cogenti i vincoli di finanza pubblica, dall’altro si amplia il volume di acquisti del Quantitative easing, portandolo da...