Rubriche

Quattro chiacchiere, si fa per dire, sulla Rai

Quattro chiacchiere, si fa per dire, sulla Rai

Ri-mediamo È troppo aspettarsi dal cda della Rai un piano di evoluzione dell’azienda? Un programma non recessivo: di transizione da un apparato subalterno ideologicamente alla logica partitica a una società multi-piattaforma indipendente e protagonista dell’industria culturale? Il tempo corre e il panorama mediatico è in via di rivolgimento profondo: alleanze e scelte strategiche prefigurano una foto di gruppo assai diversa dagli anni passati

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 23 luglio 2014
Settimana fondamentale ad Hit parade! Diceva all’inizio di ogni puntata della famosa trasmissione radiofonica il compianto Lelio Luttazzi. E settimana almeno altrettanto fondamentale per la Rai. È in programma tra oggi e domani, infatti, il consiglio di amministrazione, da cui forse emergeranno alcune scelte sul riordino del servizio pubblico. E sottolineo se, cantava Mina. Appunto, visto che in questi ultimi mesi sono sì sbocciati – secondo una tardiva lezione maoista – cento fiori, ma un’opzione ancora non è emersa. Aspettando Godot (Renzi….). Iniziative, convegni, da ultimo l’interessante «Pallacorda» promossa dal Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale della Sapienza di Roma,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi