Internazionale
Quattro mesi dopo su Giulio è silenzio di Stato
Egitto Delle misure promesse dal governo nemmeno l'ombra: Roma e Il Cairo chiudono il capitolo Regeni. E quello della repressione interna: a proteggere al-Sisi c'è la Ue che viola l'embargo di armi
– Reuters
Egitto Delle misure promesse dal governo nemmeno l'ombra: Roma e Il Cairo chiudono il capitolo Regeni. E quello della repressione interna: a proteggere al-Sisi c'è la Ue che viola l'embargo di armi
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 27 maggio 2016
Sono trascorsi quattro mesi da quando Giulio Regeni scomparve a poca distanza dal suo appartamento nel quartiere di Dokki, al Cairo, in una serata surreale: c’era silenzio nella capitale egiziana, blindata da polizia ed esercito mandati dal presidente golpista al-Sisi a impedire che il popolo ricordasse la sua rivoluzione. Giulio è sparito nel quinto anniversario di piazza Tahrir, nelle maglie della repressione di Stato, nome tra i nomi di desaparecidos dimenticati nell’oblio delle galere. A quattro mesi di distanza di verità non ce n’è l’ombra. Si sente parlare spesso di ragion di Stato, formuletta per coprire l’assenza di giustizia. Di...