Europa
«Quattro salvataggi in quattro giorni. Serve un piano europeo»
Parlano i volontari a bordo dell’Ocean Viking «Tra i 356 migranti molti hanno i segni delle torture subite in Libia. Devono sbarcare»
Operazione di salvataggio dell'Ocean Viking
Parlano i volontari a bordo dell’Ocean Viking «Tra i 356 migranti molti hanno i segni delle torture subite in Libia. Devono sbarcare»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 13 agosto 2019
Quattro operazioni di salvataggio in quattro giorni passati a pattugliare le acque internazionali al largo della Libia. Sulla Ocean Viking, la nave dell’ong francese Sos Méditerranée in team con Medici senza frontiere, adesso ci sono 356 naufraghi in attesa di un porto di sbarco. Da bordo Alessandro Porro, soccorritore che un anno fa si trovava anche a bordo dell’Aquarius (la precedente nave della ong e la prima ad essere stata bloccata dal governo gialloverde), e la responsabile delle comunicazioni Avra Fialas raccontano le operazioni di salvataggio. In che condizioni viaggiavano i migranti quando li avete salvati? Porro: Nei primi tre...