Quei centimetri quadrati di cartapesta e sughero dove la Buona Novella diviene villaggio globale
Alias Domenica

Quei centimetri quadrati di cartapesta e sughero dove la Buona Novella diviene villaggio globale

Saggi «Il presepe», dal Mulino
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 18 dicembre 2022
In Il ritorno di Giuseppe di Fabrizio De André (La Buona Novella, 1970) soffia dolcemente l’«odore di Gerusalemme», così adatto a spiegare quel senso arcano di sacra mangiatoia che si respira dentro il presepe pur nella variegatura del folklore, dai pupi di Acireale al legno tirolese, dai costumi andini allo scenario di savana. È noto che nella memoranda notte di Natale del 1223 san Francesco rivestì per la prima volta gli abitanti di Greccio con i costumi dei Re Magi, dei pastori e dei santi coniugi, Maria e Giuseppe (Giotto ne immortalò la scena nella Basilica di Assisi). Ma solo...

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