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Quei diavoli del British blues

Quei diavoli del British bluesHoneymoonshaker

Fenomeni/Ecco i nomi e i dischi che tra ieri e oggi hanno reso grande il movimento nato in Gran Bretagna negli anni ’60 Una schiera di gruppi e one-man band ha raccolto l’eredità di mostri sacri come Alexis Korner, Eric Clapton o John Mayall

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 28 novembre 2020
«L’influenza del blues sul pop è stata così profonda fin dai primi anni Sessanta, che oggi è difficile mantenere distinte le due cose» (Paul Oliver) Con queste parole si apriva l’introduzione al seminale libro The Story of the Blues, pubblicato nel 1969 dal saggista e storico proveniente da Nottingham, Regno Unito. Un’affermazione che anno dopo anno si è palesata sempre più acuta e lungimirante: il blues è stato, è e probabilmente sarà, una musica «popolare» in Gran Bretagna. Lo dimostra, oltre la storicizzazione di tutte le icone pop e rock a cui Oliver accennava incluse quelle posteriori alla sua affermazione,...

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