Quei pizzini “neoborbonici” di Messina Denaro
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Quei pizzini “neoborbonici” di Messina Denaro

Sintonie meridionali In un pizzino il boss di Castelvetrano individua con straordinaria nettezza un rapporto di causa-effetto fra la “sopraffazione” della sua Sicilia da parte di “uno stato prima piemontese e poi romano” e il suo essere mafioso
Pubblicato più di un anno faEdizione del 7 marzo 2023
Dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro sono stati resi pubblici alcuni bigliettini, per tutti ormai pizzini, scritti a mano dal capomafia. Quello che fa più discutere è datato 15 dicembre 2013 e indirizzato, per il tramite della sorella Rosalia, all’altra sorella Patrizia e al nipote Francesco. In questo pizzino il boss di Castelvetrano individua con straordinaria nettezza un rapporto di causa-effetto fra la “sopraffazione” della sua Sicilia da parte di “uno stato prima piemontese e poi romano” e il suo essere mafioso. “Siamo siciliani e tali volevamo restare” scrive. Ogni nuovo arresto per mafia ingrossa le file di coloro che...

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