Alias Domenica
Quel che conta è l’azzardo sulla forma
Per raccontare l’avventura argentina dell’artista tedesco Johann Moritz Rugendas, influenzato dalle teorie fisiognomiche di Von Humboldt, César Aira scrive un testo suscettibile di infinite interpretazioni: «Il pittore fulminato», da Sur
ohann Moritz Rugendas (protagonista del libro di César Aira) Teotihuacán, 1832
Per raccontare l’avventura argentina dell’artista tedesco Johann Moritz Rugendas, influenzato dalle teorie fisiognomiche di Von Humboldt, César Aira scrive un testo suscettibile di infinite interpretazioni: «Il pittore fulminato», da Sur
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 18 marzo 2018
«La brevità non è stata una scelta. È venuta da sé. C’è una certa densità in quello che cerco di fare: non si può prolungare per 200 pagine, non le reggerebbe». Così, César Aira ha risposto a una delle tre domande che sempre gli vengono poste: quella sulla brevità dei suoi libri, che – con rare eccezioni – vanno dalle trenta alle cento pagine; l’altra riguarda la prolificità: quasi un centinaio di titoli in poco più di trent’anni, se alla narrativa si aggiungono una decina di saggi spesso notevoli; e la terza – il cui tono va dal perplesso all’estatico...