Visioni

Quel gioioso ritmo in levare tra spiritualità e battaglie sociali

Quel gioioso ritmo in levare tra spiritualità e battaglie socialiUn murales di Bob Marley a Kingston – foto di Jewel Samad/Afp

Musica L'Unesco inserisce il reggae nella lista dei beni immateriali dell’umanità «per il suo contributo al dibattito internazionale su questioni di ingiustizia, resistenza, amore e umanità»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 30 novembre 2018
Get up, stand up/ stand up for your rights/ get up, stand up/don’t give up the fight. L’incipit di un famoso inno di Bob Marley, il profeta della musica giamaicana, l’icona della rivoluzione terzomondista (suonò alla festa d’indipendenza dello Zimbabwe nel 1980), il simbolo della liberazione dalla schiavitù, riscatto vivente degli oppressi di tutto il mondo, che sognano cantando una Redemption song. Con la sua maglietta da calcio, i dreadlock lunghissimamente selvaggi e l’enorme joint tra le dita, Marley probabilmente sorriderà, in quelle vaste praterie tropicali dove si trova post-mortem, del riconoscimento arrivato ieri dall’Unesco che ha inserito il reggae...

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