Cultura
Quel golpe contro l’Europa
Tempi presenti La crescita abnorme della finanza non è un incidente di percorso, ma uno dei pilastri della globalizzazione. Da qui la centralità della cosiddetta produzione immateriale. In questo scenario, la Banca centrale europea ha compiuto un atto di forza contro i trattati per governare la crisi. Un’intervista con l’economista Yann-Moulier Boutang
«I Prigioni, Atlante» di Michelangelo Buonarroti,
Tempi presenti La crescita abnorme della finanza non è un incidente di percorso, ma uno dei pilastri della globalizzazione. Da qui la centralità della cosiddetta produzione immateriale. In questo scenario, la Banca centrale europea ha compiuto un atto di forza contro i trattati per governare la crisi. Un’intervista con l’economista Yann-Moulier Boutang
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 10 dicembre 2013
Interprete originale e traduttore in Francia a partire dagli anni Settanta dei testi legati all’operaismo italiano, Yann Moulier-Boutang ha pubblicato, durante gli anni Ottanta e Novanta, lavori importanti alla nuova condizione migratoria e alla divisione internazionale del lavoro. A partire dagli anni Duemila si è interessato all’analisi del capitalismo cognitivo e ha dato vigore agli studi di ecologia politica. Nel 2000 ha fondato la rivista «Multitudes», di cui è tutt’ora direttore. Tra i suoi titoli più significativi vanno ricordati Dalla schiavitù al lavoro salariato (manifestolibri, 2002) e Le capitalisme cognitif (Editions d’Amsterdam). Sua è Althusser: une biographie (Grasset), mentre alla...