ExtraTerrestre

Quel gusto «slow» di presidiare i sapori

Alimentazione I 325 Presìdi italiani di Slow Food hanno appena festeggiato vent’anni di vita e di sapori ritrovati che erano a rischio estinzione

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 22 ottobre 2020
La bottega di Mario Carrabs, a due passi dal castello di Gesualdo, in provincia di Avellino, è uno scrigno di saperi: macellaio, selezionatore e affinatore di formaggi, nel suo banco non manca mai il Pecorino di Carmasciano, uno dei Presìdi Slow Food dell’Alta Irpinia. È un formaggio a latte crudo che fino agli anni Cinquanta del secolo scorso ogni famiglia contadina dell’area produceva. Prende il nome dalla località Carmasciano, a cavallo tra i Comuni di Sant’Angelo de’ Lombardi, Rocca San Felice, Guardia de’ Lombardi e Frigento. Qui la presenza della Mefite, un lago di origine sulfurea alimentato da pozze solforose,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi