Politica

Quel plotone di telecamere a scrutare il palazzaccio

Quel plotone di telecamere a scrutare il palazzaccio

Circo mediatico La più lunga attesa televisiva a bassissimo tasso spettacolare si è esaurita nella frettolosa lettura della sentenza che ha condannato definitivamente Silvio Berlusconi

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 2 agosto 2013
Centinaia di televisioni per cosa? Boh. Il Papa a Rio de Janeiro l’altro giorno ha battuto i Rolling Stones, però è vero che né Bergoglio né Jagger sono riusciti a farsi aspettare due giorni di fila come hanno fatto i giudici supremi della Cassazione prima di comunicare al mondo la condanna definitiva di Silvio Berlusconi. Pochi secondi, e tanti saluti. Davanti al “palco” di piazza Cavour non era come a Copacabana, di fan ce n’erano pochi, eppure centinaia di giornalisti si sono appostati con le telecamere come per trasmettere l’evento più importante del XXI secolo. Invece anche ieri sono state...

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