Politica

Nuovo senato, quel poco che si può cambiare

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Nuovo senato Si sta perdendo l’occasione per quelle poche modifiche che erano utili. Resta da verificare il margine per evitare almeno i cambiamenti più incoerenti

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 13 marzo 2015
Un altro passaggio nel cammino della riforma costituzionale si è consumato. La Camera ha approvato, con limitate modifiche, il testo già licenziato dal Senato con 357 voti favorevoli (pari al 56,6%) dei componenti. Siamo ben lontani dalla larghissima condivisione che si registrò alla Costituente. Perso anche il principale alleato (Forza Italia), questa risulta una riforma fortemente voluta soprattutto dal Pd (309 deputati) che si è mostrato compatto: soltanto Civati, Boccia, Fassina e Pastorino non hanno votato. Certamente, tra gli stessi “democratici” ci sono molte voci critiche che continuano a chiedere modifiche (del testo a favore del quale hanno votato); ma...

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