Visioni
Quel pretore donnaiolo tradisce anche l’autore
Al cinema Stanco adattamento per il grande schermo dal romanzo di Piero Chiara
Francesco Pannofino, Sarah Maestri e Mattia Zaccaro Garau in una scena de Il pretore
Al cinema Stanco adattamento per il grande schermo dal romanzo di Piero Chiara
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 3 aprile 2014
Anno 1973, Piero Chiara da Luino ha avuto un’intuizione. Da sempre narratore dei vizi di provincia si spinge un po’ oltre. Non oltre la provincia, va solo un po’ più indietro nel tempo e confeziona Il pretore di Cuvio. Che poi diventa il suo massimo successo editoriale. Chiara rappresenta un personaggio miserabile eppure sugli scudi: il pretore. Divenuto tale per meriti politici e non professionali, siamo in pieno fascismo imperiale. I difetti del provinciale assumono così una connotazione ulteriormente sgradevole, alimentati da protervia, impunità, arroganza, maschilismo. Lo stesso Chiara, che già aveva visto trasporre suoi romanzi per il grande schermo,...