Visioni
Quel sasso nello stagno lanciato da Pietro Grasso
Habemus Corpus Dopo Noemi, 16 anni uccisa dal fidanzato, Elena, 48 uccisa dal marito, e poi ancora le violenze sessuali di Rimini, Firenze, Catania, Roma, a un uomo che è anche la seconda carica dello Stato è sembrato impossibile tacere
Habemus Corpus Dopo Noemi, 16 anni uccisa dal fidanzato, Elena, 48 uccisa dal marito, e poi ancora le violenze sessuali di Rimini, Firenze, Catania, Roma, a un uomo che è anche la seconda carica dello Stato è sembrato impossibile tacere
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 26 settembre 2017
Dopo Noemi, 16 anni uccisa dal fidanzato, Elena, 48 uccisa dal marito, e poi ancora le violenze sessuali di Rimini, Firenze, Catania, Roma, l’omicidio di Nicolina, la quindicenne di Ischitella uccisa dall’ex compagno della madre per vendicarsi del fatto che lo aveva lasciato, a un uomo che è anche la seconda carica dello Stato è sembrato impossibile tacere. E così Pietro Grasso, presidente del Senato, venerdì scorso ha detto le seguenti parole. «A nome di tutti gli uomini ti chiedo scusa. Finché tutto questo verrà considerato un problema delle donne, non c’è speranza. Scusateci tutte, è colpa nostra, è colpa degli...