Visioni
Quel talento tra bellezza e paura
Femmine Folli Stanze sgombre, disadorne. Corpo svelato. Bianco e nero senza tempo. Francesca Woodman ha pochi anni ma negli occhi la malinconia di una vita da centenaria. Il suo lavoro fotografico si […]
Femmine Folli Stanze sgombre, disadorne. Corpo svelato. Bianco e nero senza tempo. Francesca Woodman ha pochi anni ma negli occhi la malinconia di una vita da centenaria. Il suo lavoro fotografico si […]
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 16 luglio 2015
Stanze sgombre, disadorne. Corpo svelato. Bianco e nero senza tempo. Francesca Woodman ha pochi anni ma negli occhi la malinconia di una vita da centenaria. Il suo lavoro fotografico si muove da New York a Roma. Le mura scrostate raccontano storie di solitudini, scelte o passivamente accettate. Non ci sono didascalie, non ci sono fumetti, non ci sono voci. Solo sguardo, occhi, intese fuori campo. Una minuscola galleria romana al ghetto dal nome altisonante, museo del Louvre, ha raccolto stampe di foto realizzate dall’artista in Italia, fogli scritti a mano, lettere indirizzate al proprietario della galleria, menù, pagine di diario....