Cultura
Quel tripudio di elefanti a Cartagine
Gustave Flaubert Al Mucem di Marsiglia, una grande mostra fa rivivere le pagine di «Salammbô», secondo romanzo dell'autore francese di cui si celebra il bicentenario il 12 dicembre. Per portare avanti il suo progetto di scrittura, si basò sui resoconti di Polibio e Appiano mentre ricavò dalla Bibbia preziosi dettagli sui riti e sui costumi dell’Oriente antico
Philippe Druillet, disegno originale per «Salammbô»
Gustave Flaubert Al Mucem di Marsiglia, una grande mostra fa rivivere le pagine di «Salammbô», secondo romanzo dell'autore francese di cui si celebra il bicentenario il 12 dicembre. Per portare avanti il suo progetto di scrittura, si basò sui resoconti di Polibio e Appiano mentre ricavò dalla Bibbia preziosi dettagli sui riti e sui costumi dell’Oriente antico
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 11 dicembre 2021
Furore! Passione! Elefanti! È con uno strepito che sembra venire da lontano e strizzare l’occhio alla cultura popolare che il Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo di Marsiglia (Mucem) celebra il bicentenario della nascita di Gustave Flaubert, venuto alla luce il 12 dicembre del 1821 a Rouen. I pachidermi nulla c’entrano con la Normandia e con quell’orizzonte scalfito dalle guglie della cattedrale di Nôtre-Dame che Monet ha impregnato, nelle sue tele, di melanconica dolcezza. HANNO A CHE FARE, piuttosto, con la patria simbolica alla quale è associato ancora oggi lo scrittore francese: l’africana Cartagine. È infatti con una mostra...