Visioni
Quella fragranza amatoriale che «riempie» le sale italiane
A teatro Le valutazioni «qualitative» del decreto ministeriale 2014 hanno colpito al cuore il sistema italiano. Un restringimento dell’offerta teatrale che rende difficile per compagnie e artisti la sopravvivenza
il teatro Valle ai tempi dell'occupazione – foto La Presse
A teatro Le valutazioni «qualitative» del decreto ministeriale 2014 hanno colpito al cuore il sistema italiano. Un restringimento dell’offerta teatrale che rende difficile per compagnie e artisti la sopravvivenza
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 19 novembre 2016
Se uno volesse cercare oggi a Roma uno spettacolo in programmazione da vedere e raccontare sul giornale, si troverebbe davanti a qualche difficoltà. A parte alcuni che sono in precedenza già passati sulle pagine, e benché sia aumentato non di poco il numero delle sale (e lo spazio occupato sulle pagine dei tamburini), la maggior parte degli spettacoli non offre grande attrattiva. Registi sconosciuti, e compagnie altrettanto «nuove». Che denotano la grande, eterna attrattiva del linguaggio teatrale, ma anche una certa fragranza «amatoriale» nella sua realizzazione, senza offesa per nessuno. E senza nessun preconcetto verso il «nuovo», o tanto meno...