Cultura
Quella lucida ma amara analisi dello spirito nazionale
Epistolari Per il Mulino, «Salvatore Satta, Lettere a Piero Calamandrei, (1939-1956)» a cura di Anna Giuso e Carlo Felice Casula che costruiscono sulle missive tra i due, pubblicate in appendice, due saggi accuratissimi, sia sotto il profilo filologico-documentario che storiografico, a cui aggiungono un denso profilo biografico degli autori a chiusura del libro
Un'immagine giovanile di Salvatore Satta
Epistolari Per il Mulino, «Salvatore Satta, Lettere a Piero Calamandrei, (1939-1956)» a cura di Anna Giuso e Carlo Felice Casula che costruiscono sulle missive tra i due, pubblicate in appendice, due saggi accuratissimi, sia sotto il profilo filologico-documentario che storiografico, a cui aggiungono un denso profilo biografico degli autori a chiusura del libro
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 23 aprile 2021
Nel panorama della pubblicistica letteraria gli epistolari tra figure intellettuali di rilievo rivestono un fascino a loro modo unico, specie oggi, che il genere appare destinato all’estinzione. Essi fondono gli aspetti intellettuali dell’analisi, della discussione critica, dei giudizi sul contesto storico, con la confidenza privata, le confessioni intime e personali, i colori dei sentimenti. È QUANTO RITROVIAMO con ricchezza e pienezza nel lavoro di Anna Giuso e Carlo Felice Casula, Salvatore Satta, Lettere a Piero Calamandrei (1939-1956), uscito per il Mulino (pp. 224, euro 20). In questo caso, siamo di fronte a qualcosa di più di una raccolta di lettere....