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Quella «profezia» nel Vaticano II
La chiesa dei poveri Nonostante le recenti vicende, le speranze sono affidate a questo papa, figlio (a modo suo) di questa storia conciliare
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La chiesa dei poveri Nonostante le recenti vicende, le speranze sono affidate a questo papa, figlio (a modo suo) di questa storia conciliare
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 14 novembre 2015Edizione 14.11.2015
La storia del cristianesimo è costellata di gesti dal carattere profetico, di iniziative individuali e collettive giocate sul piano del simbolico. Il cosiddetto Patto delle catacombe, siglato dai padri conciliari del gruppo della Chiesa dei poveri, è stato soprattutto questo, una celebrazione-manifesto per indirizzare la recezione del Concilio Vaticano II. Siamo nella cornice dell’assemblea voluta Giovanni XXIII per discutere di una riforma della Chiesa che il pontefice immagina «povera e dei poveri». Da quando l’enciclica Mater et Magistra ha rimesso in discussione la contiguità del magistero al capitalismo occidentale, la dottrina sociale della Chiesa è un cantiere aperto agli influssi...