Cultura

Quella riluttante diplomazia scientifica

Quella riluttante diplomazia scientificaGli impianti dell’Istituto di Radioastronomia di Kharkiv prima di essere in larga parte distrutti dai bombardamenti russi

Tempi presenti Esperti russi e occidentali lavorano in molti casi ancora insieme. Ad un anno dall’inizio della guerra di Putin prosegue la collaborazione. Più per necessità che per scelta. Malgrado in 12 mesi si siano prodotte più lacerazioni che in 40 anni di Guerra Fredda, si coopera in settori strategici come il nucleare, lo spazio e le alte energie. Sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) astronauti dell’Ovest e cosmonauti russi operano a stretto contatto. Lì, vivere da «separati in casa» sarebbe impossibile

Pubblicato più di un anno faEdizione del 26 febbraio 2023
Tra le vittime della guerra scatenata da Putin va certamente annoverata anche la ricerca scientifica. In Ucraina, un istituto di ricerca su quattro ha subito danni a causa delle bombe russe. Quattro centri di ricerca sono stati rasi al suolo: tra questi, l’Istituto di Fisica e Tecnologia di Kharkiv dove lavorò anche il leggendario fisico Lev Landau e il telescopio del vicino Istituto di Radioastronomia, uno dei più grandi al mondo nel suo genere. Dei 60.000 ricercatori attivi prima della guerra, si calcola che circa 6.000 abbiano cercato riparo all’estero. Gli altri in molti casi hanno dovuto sospendere le ricerche...

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