Visioni

Quella stretta di mano attraverso il mare

Quella stretta di mano attraverso il mareuna scena di Sponde, sotto la regista Irene Dionisio

Cinema Irene Dionisio è la regista di «Sponde» passato nei giorni scorsi allo Sguardi altrove Film Festival di Milano. I due protagonisti vivono rispettivamente a Lampedusa e a Tunisi, entrambi con il compito di preservare la memoria dei migranti scomparsi tra i flutti.

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 26 marzo 2016
Due cimiteri si fronteggiano sulle sponde del Mediterraneo. Uno in Sicilia, a Lampedusa, accoglie le spoglie senza nome dei migranti morti in mare. L’altro, in Tunisia, è più un museo di ciò che i flutti hanno portato a terra dopo i naufragi: bottiglie di plastica, scarpe, bambole. In uno il lampedusano Vincenzo tiene in vita una memoria impossibile prendendosi cura ogni giorno delle tombe dei migranti: «ci sono solo io lì con loro», dice. In Tunisia invece Mohsen conserva proprio la memoria trattenuta dalle piccole cose che il mare depone sul bagnasciuga, e infatti nel suo giardino-museo «tutto è vivo...

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