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Quella Supercoppa macchiata di sangue

Quella Supercoppa macchiata di sangueRiad, il capitano laziale Senad Lulic riceve la Supercoppa italiana dalle mani del principe saudita Abdelaziz bin Turki al-Faisal – Ap

Arabia Saudita È sportwashing: grazie a Lega Calcio e squadre, nel 2019 i Saud hanno ospitato due Supercoppe italiane, a gennaio a Gedda, vicino a dove hanno frustato in pubblico il blogger Badawi

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 24 dicembre 2019
La Supercoppa che domenica pomeriggio la Lazio ha sollevato nel cielo di Riad (sportivamente meritatissima) è macchiata di sangue. Del sangue di migliaia di uomini, donne, bambini dello Yemen, che la coalizione a guida Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti ha ucciso a partire dal marzo 2015. Grazie alle bombe statunitensi, francesi, inglesi, tedesche, spagnole e anche italiane che hanno colpito senza pietà scuole, ospedali, abitazioni private, mercati, luoghi di culto e persino banchetti nuziali. Del sangue degli oltre 100 condannati a morte che sono stati decapitati nella pubblica piazza anche quest’anno. Del sangue di Jamal Khashoggi, la cui fidanzata...

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