Cultura
Quell’accanita bellezza contro la violenza
TEMPI PRESENTI Carlo Torrisi nel suo «Sibila il silenzio» esprime, in 37 racconti, il destino minuto di un popolo. Laura Guazzone, in «Storia contemporanea del mondo arabo» va oltre le semplificazioni. Un percorso di letture mette a fuoco quanto ancora vi sia da fare per decostruire facili retoriche
Arwa Abouon
TEMPI PRESENTI Carlo Torrisi nel suo «Sibila il silenzio» esprime, in 37 racconti, il destino minuto di un popolo. Laura Guazzone, in «Storia contemporanea del mondo arabo» va oltre le semplificazioni. Un percorso di letture mette a fuoco quanto ancora vi sia da fare per decostruire facili retoriche
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 4 marzo 2017
«Il ’confine’, ossia quel fatto, luogo o linea, insomma quel qualcosa che serve normalmente da separazione tra due territori, non c’era. Tutti sapevano che era lì ma non c’era una qualche materialità a provarlo». La corsa di Ismail verso il luogo a cui appartiene ma che può solo immaginare, l’invisibilità di una frontiera che non separa terre ma uomini, la lontananza forzata e innaturale imposta dalla ragione degli Stati: in poche righe, nella gioia precocemente estirpata di Ismail, Carlo Torrisi condensa i dolori del mondo arabo nel suo Sibila il silenzio (Jouvence, pp. 288, euro 18) . LA STORIA, LE...