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Quell’aria angelica e l’amaro trapasso: Perugino

Quell’aria angelica e l’amaro trapasso: PeruginoPietro Perugino, "Adorazione dei Magi" (part.), 1475 ca, Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria

A Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, "Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo", a cura di Marco Pierini e Veruska Picchiarelli L’ascesa di Pietro assai bene illustrata anche tramite serrati confronti. Dalla factory di Verrocchio, in cui si formò, sino all’apice della Sistina e oltre. La mostra si ferma un minuto prima della caduta: «divin pittore» diventa un altro, l’ex-allievo Raffaello

Pubblicato più di un anno faEdizione del 28 maggio 2023
Pietro Perugino, “Ritratto di Lorenzo di Credi” (part.), 1478, Washington, National Gallery of Art Si è paragonata spesso l’ascesa di Perugino e quella di Giotto. La loro fama ha toccato quasi tutta la Penisola, da Milano a Napoli, in una costellazione di cantieri e richieste più o meno esaudite; in entrambi i casi la formula figurativa messa a punto si è trasformata in un paradigma, quasi una lingua sovranazionale che ha segnato – con debite differenze – dei momenti di conformità nel policentrismo tipico delle regioni italiane garantendo, ovviamente, anche un’affermazione imprenditoriale. Pietro Vannucci detto Perugino diventa il «primo pittore...

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