Visioni

Quelle case che bruciano dall’altra parte del Mediterraneo

Quelle case che bruciano dall’altra parte del MediterraneoGiuseppe Cederna – foto di Marco Caselli

A teatro «Da questa parte del mare» regia di Giorgio Gallione, ispirato a un testo di Gianmaria Testa

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 6 maggio 2017
Dicono gli antropologi che la retorica delle «radici», sempre usata come arma contundente ideologica nei confronti di chi non condivide i nostri stessi tratti storici è solo un altro degli imbrogli che giustificano le sopraffazioni. L’umanità ha i piedi per muoversi e spostarsi, non filamenti infissi nel terreno. Il resto è veleno identitario. Nessuno lascerebbe la propria casa, a meno che non sia la tua stessa casa a gridarti che devi fuggire perché arriveranno quelli con le lame e il fuoco a bruciare tutto. Ogni altro posto può essere più sicuro. Questo è il senso dell’emigrazione e delle onde umane...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi