Cultura

Quelle «ideologie» e il blocco monolitico

Quelle «ideologie» e il blocco monoliticoFoto Ikon images / Ap

ITINERARI CRITICI Sul ruolo degli intellettuali e la rottura del nesso tra cultura e politica. Leggere solo il presente senza fare riferimento alla storia novecentesca può condurci verso il «nulla». A proposito dei volumi di Manuel Anselmi, di Mattia Diletti e infine del collettaneo di Vincenzo Mele, Fabio Mengali, Francesco Padovani e Alessia Tortolini. Tra de-politicizzazione e le figure dei «tecnici», degli «esperti» e «think tank», importanti sono anche le accademie ormai aziendalizzate e chiuse su se stesse da anni

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 30 marzo 2024
La gran parte del dibattito contemporaneo sul ruolo degli intellettuali e sulla rottura del nesso tra cultura e politica – si pensi ad autori come Giorgio Caravale già recensito su queste pagine, a Sabino Cassese e altri – in questo tempo scomposto e assai difficile da comprendere come un blocco monolitico, sembra girare fondamentalmente attorno a tre assi sintomatici: il ruolo svolto dalle ideologie e dalla de-politicizzazione, il ruolo svolto dai «tecnici», dagli «esperti» e dai «think tank», l’autopoiesi progressiva e talvolta senza speranza del ruolo svolto dalle accademie ormai aziendalizzate e chiuse su se stesse da anni. SE SI...

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