Cultura
Quelle terre desolate dalla dimenticanza
POESIA «Nel nome della madre», di Aimara Garlaschelli per Einaudi. Quasi una preghiera laica verso chi vive sul proprio corpo le miserie del nostro tempo, spesso morendone. Un poemetto la cui ambizione sembra quella di contenere «tutto», intendendo la vita che si esprime nell’incanto come nella disperazione, nei suoi tagli di luce e di buio
POESIA «Nel nome della madre», di Aimara Garlaschelli per Einaudi. Quasi una preghiera laica verso chi vive sul proprio corpo le miserie del nostro tempo, spesso morendone. Un poemetto la cui ambizione sembra quella di contenere «tutto», intendendo la vita che si esprime nell’incanto come nella disperazione, nei suoi tagli di luce e di buio
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 27 dicembre 2022
Sono le loro le voci del nostro tempo: sono le voci di tutti gli uomini e di tutte le donne, e dei loro figli, che attraversano le terre e poi i mari in cerca di altre terre, diverse da quelle da cui provengono, e di altri orizzonti. Nessuna parola potrebbe raccontare più della loro il tempo in cui viviamo, il suo enorme squallore; e niente lo rappresenta, nella sua impermanenza e nella sua fragilità, quanto lo rappresentano i loro corpi, naufraghi in mezzo al mare o stesi sulle rive – com’era steso su una spiaggia di Bodrum, in Turchia il...